Louis Niebuhr

Syke 1936
La scultura di Louis Niebhur appare sostenuta dal contrasto fra opposte tensioni: staticità delle masse e movimento delle forme .Impulsi naturali della materia e senso della misura dell’artista. Immagine della realtà e sintesi della scultura. Gusto dell’informe e desiderio di costruire . Sensualità delle forme organiche e funzionalità delle cose utili.
Quel tanto di rudimentale e di arcaico che pervade l’opera dello scultore tedesco, deriva dunque dal suo modo di porsi davanti alla natura ed alla potenza generatrice della materia. La natura continua a manifestare la sua volontà ma è ormai irrimediabilmente posta di fronte alle regole della scultura. L’energia delle masse resiste e tuttavia è costretta a fare i conti con il gesto creativo: ad accettare di essere imprigionata nella tensione dei volumi.
La scultura di Louis Niebuhr si alimenta nel ricorrente contrasto fra opposti, ma in qualche modo complementari. Tensioni e staticità delle masse e movimento delle forme. Impulsi naturali della materia e senso della misura dell’artista. Immagine della realtà e sintesi della scultura. Gusto dell’informe e desiderio di costruire. Sensualità delle forme organiche e funzionalità delle cose utili.
E un modo di conservare le diverse influenze che hanno caratterizzato 13 sua formazione,
Quelle di ordine costruttivista, attente all’equilibrio plastico delle forme e al modo in cui queste occupano lo spazio ed entrano in rapporto con l’ambiente, derivano dagli studi accademici portati a termine fra il 1961 e il 1966 alla “Staatlichen Kunstschule” di Brema. Quelle che hanno prodotto l’attenzione alle forme della natura e alle qualità intrinseche alla materia, derivano invece dalla sua esperienza italiana, quando, tra il 1980 e il 1984, si stabilisce a Carrara per apprendere le tecniche della lavorazione del marmo. Quel tanto di rudimentale e di arcaico che pervade l’opera dello scultore tedesco deriva dunque dal modo di porsi di fronte alla natura e alla potenza magmatica della materia. La natura continua a manifestare la sua volontà ma è ormai irrimediabilmente posta di fronte alle regole della scultura. L’energia delle masse resiste e tuttavia è costretta a fare i conti con il gesto creativo, ad accettare di essere imprigionata nella tensione dei volumi. Da qui nasce il contrasto, essenziale e profondo, che queste forme manifestano aperta mente. Da un lato i precisi riferimenti antropomorfi, l’idea del teschio che rinvia inevitabilmente alla morte, l’attenzione all’esuberanza delle forme vegetali . Dall’altro l’ideazione di forme che ubbidiscono soprattutto alle regole della scultura e alla volontà della materia. Si pensi in particolare alle profonde incisioni che solcano la superficie, del marmo come del bronzo, che hanno sicuramente anche una funzione descrittiva, ma alla fine assumono il valore degli “scuri”: ombre che vogliono articolare e movimentare la massa plastica.
L’attività espositiva di Niebuhr inizia nel 1965, quando allestisce nella sua città natale la prima mostra personale. Da allora ha partecipato a moltissime rassegne internazionali e a numerosi simposi nelle principali città europee. I suoi lavori si trovano in numerose collezioni pubbliche e private della Germania. Dal 1980 in poi, ha eseguito sculture monumentali destinate a spazi pubblici nelle principali città tedesche.

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